MANGIARE A CAGLIARI
A Cagliari si trova tutta la gastronomia della Sardegna. Piatti e prodotti della tradizione agricola e pastorale dell’isola, e i piatti di mare che sono la versione cagliaritana della cucina mediterranea. Qui la buona cucina comincia dalle piccole trattorie del centro storico. Non mancano i ristoranti più famosi e quotati e chef estrosi che sanno trasformare ingredienti del territorio in modi deliziosi e sorprendenti. I mercati civici e i negozi di alimentari sono una festa del gusto e della cultura gastronomica, dove ogni cibo ha una storia e viene offerto in tante diverse varietà. In città anche per uno spuntino al volo c’è da scegliere fra gelaterie artigiane, pizzerie, pasticcerie. Nel lungomare di Su Siccu, da novembre a maggio, si possono trovare le bancarelle dove gustare i ricci di mare appena pescati, accompagnati solo da pane e vino.
COSA ASSAGGIARE IN RISTORANTE
La fregola con le arselle: palline di pasta fatte a mano, cotte con le arselle e il loro brodo, con una spolverata di bottarga.
I deliziosi spaghetti ai ricci di mare, che si possono gustare solo da autunno a primavera.
Il pesce a scabecciu: pesci insemolati, fritti e quindi coperti da una salsa di aglio, pomodoro e aceto. Il piatto di carne più famoso è il porceddu: maialetto arrostito sulla brace.
La scelta dei vini è vastissima: dai più famosi Cannonau e Vermentino ai meno conosciuti ma deliziosi come Girò, Nasco e Monica.
I MERCATI CIVICI
La gastronomia si scopre nei mercati civici di Santa Chiara, via Quirra, Sant’Elia, Is Bingias e nel più grande e famoso: San Benedetto. Al piano inferiore espone
ogni possibile delizia di mare, dai pesci da zuppa alle aragoste, passando per gamberoni, frutti di mare, tonni e pesci spada. Il piano superiore è il trionfo delle carni, degli insaccati e dei formaggi, di ogni tipo di pane e di dolce della Sardegna, di frutta e verdura freschissime. Alcuni banchi preparano cibi pronti come frittura mista o insalate di mare fresche.
COSA PORTARE A CASA
Bottarga: uova di muggine salate e seccate, da grattugiare sulla pasta o mangiare a fettine sottili.
Pecorino Sardo: a seconda della stagionatura è delicato o di gusto deciso. Il Fiore Sardo è la versione più antica, a latte crudo.
Malloreddus: La tipica pasta del Campidano, piccoli gnocchetti che si servono con il sugo di pomodoro e salciccia fresca, spolverati di pecorino.
Pardulas: dolcetti composti da un cestinetto di pasta con un ripieno di ricotta e zafferano.
Torrone: quello sardo è morbido, vellutato ed è prodotto nei paesi di montagna dell’interno. Si trova al mercato o nelle bancarelle in grossi blocchi candidi.
Miele di corbezzolo: delicatissimo e profumato, con un particolare gusto amarognolo.
Tre grandi vini DOC di Cagliari che ancora non sono famosi quanto meritano: Nuragus, un bianco, Monica, un rosso di carattere e infine Nasco, un passito tutto da scoprire
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