Cagliari

Arte e storia

ARTE E STORIA DI CAGLIARI

Cagliari fu fondata nel periodo neolitico (tra il 6000 e il 3000 a.C.) ed è diventata una città molti secoli dopo, grazie ai dominatori Fenici che ne sfruttarono la posizione geografica al centro del Mediterraneo per renderla un porto commerciale. Dopo i Fenici, nel V secolo a.C., arrivarono i Cartaginesi che la trasformarono in un centro moderno e sviluppato (come testimonia la necropoli di Tuvixeddu). Dopo la prima guerra punica, nel III secolo a.C., passò sotto il dominio dei Romani dei quali conserva importanti testimonianze come l’Anfiteatro Romano, la Grotta della Vipera, la  Villa di Tigellio e l’area archeologica sotto la chiesa di Sant’Eulalia.

Successivamente Cagliari iniziò una fase di declino sotto l’occupazione dei Vandali per risollevarsi poi sotto l’occupazione dei Bizantini (Basilica di San Saturnino). In questo periodo nacquero Giudicati (IX-X secolo d.C), autonomie locali che permisero alle popolazioni locali una relativa indipendenza. Nel XIII secolo d.C., con il declino del Giudicato di Cagliari, si insediarono i Pisani che fortificano la parte alta della città isolandola attraverso un sistema di bastioni, fortificazioni e alte torri ancora oggi ben visibili nel quartiere di Castello. Poi arrivarono altri eserciti e occupanti: Aragonesi, Spagnoli, Piemontesi (con il meraviglioso Palazzo Regio), fino all’unità d’Italia. Le tracce della storia e dell’arte di questi secoli sono ancora ben visibili tra le strette vie, un tempo percorse solo da carri e carrozze. Bastano pochi passi e, tra antichi e nuovi palazzi, si scoprono monumenti affascinanti che raccontano la storia d

ella città.

La Cittadella dei Musei

Sorge nell’antica sede del Regio Arsenale, nel quartiere Castello, tra Porta Cristina e Piazza Indipendenza. È il maggior complesso museale di Cagliari e di tutta la Sardegna e comprende il Museo Archeologico, la Pinacoteca Nazionale, la Collezione delle Cere Anatomiche ed il Museo d’arte Siamese. Il Museo Archeologico espone nelle sue vetrine molti dei reperti più significativi trovati in Sardegna che risalgono a un arco di tempo che va dal periodo preistorico sino all’epoca bizantina. Soprattutto conserva le opere in bronzo della civiltà nuragica, uniche al mondo.

La Pinacoteca Nazionale ospita varie raccolte derivate sia da donazioni private che da acquisizioni statali, tra cui una raccolta di preziosi retabli provenienti da numerose chiese sarde. Nel Museo di Arte Siamese si trova la più ampia collezione d’arte siamese in Europa e armi dell’estremo oriente. Infine il Museo delle cere anatomiche ospita una notevole collezione di cere anatomiche riproducenti parti del corpo umano maschile e femminile. La cittadella è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì.

I bronzetti rappresentano con grande precisione uomini e donne della civiltà dei nuraghi: madri, guerrieri, lottatori e sacerdoti.

La necropoli punica di Tuvixeddu

Si sviluppa nelle rocce calcaree di un intero colle all’interno della città di Cagliari. Qui i cartaginesi decisero di seppellire i loro morti, creando la più grande necropoli punica ancora esistente, formata da circa mille tombe scavate nella roccia viva, usate dal VI al III secolo a.C., poi riusate in epoca romana. In nessuna parte del Mediterraneo, neppure nella stessa area di Cartagine, è rimasto nulla di lontanamente paragonabile.

4 cose da vedere della nostra storia

L’epoca romana: l’Anfiteatro
E’ uno dei pochissimi anfiteatri per metà scavato nella roccia viva e per metà costruito. Poteva contenere circa 10.000 spettatori, quasi un terzo degli abitanti della Cagliari romana. Ospitava combattimenti tra animali, tra gladiatori e tra combattenti specializzati che venivano reclutati anche fuori dalla Sardegna. Era inoltre sede di spettacoli teatrali e venivano eseguite le pene capitali davanti alla folla esultante.

Il periodo bizantino: Basilica di San Saturnino

È la chiesa più antica di Cagliari, dedicata al patrono della città, il martire San Saturnino, decapitato nel 304 d.C. per non aver rinnegato la fede cristiana. Si trova nel quartiere di Villanova, in piazza San Cosimo. Insieme alla vasta necropoli, sopra cui è sorta, è uno dei più importanti complessi paleocristiani del Mediterraneo.

Il periodo aragonese e spagnolo: il Chiostro di San Domenico
Un’oasi di pace e silenzio, nel quartiere di Villanova. L’architettura del chiostro e della cripta, costruiti in pietra bianca nel XV secolo, rappresentano la più significativa espressione cagliaritana dell’arte gotico-catalana. Sono quanto rimane dell’antica chiesa di San Domenico, distrutta dai bombardamenti del ’43 e ricostruita in stile moderno.

L’inizio del ’900: il Palazzo Civico
Un bellissimo edificio monumentale in pietra bianca, con due torri ottagonali. Si trova nella parte bassa del quartiere di Stampace, in via Roma ed è la sede comunale del capoluogo sardo. Fino all’800 Cagliari era protetta da mura fin sul lungomare. Abbattute quelle mura, nei primi anni del ’900 i cagliaritani costruirono il nuovo municipio davanti al mare, come a far riaffacciare sul Mediterraneo la città.

 

(Leggi tutti gli articoli della nostra rubrica “Cosa fare a Cagliari? cosa vedere a Cagliari?)

 

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Published on: 16/09/2022  -  Filed under: Cagliari, Cosa fare a Cagliari, Sardegna  -  Tagged: , ,